Troy Bayliss: passione
motociCLISMO
di Stefania Salemme
Nasce a Taree in Australia il 30 marzo del
1969. I suoi primi passi nel mondo delle due ruote li compie a soli
dieci anni, quando si iscrive alle gare di motocross e dirt track.
Nel 1992, a soli ventitrè anni, si iscrive
al campionato 250 SP e la stagione successiva partecipa alle
competizioni ufficiali in classe 600. Nel 1996 termina la stagione
conquistando il terzo posto correndo con una Kawasaki Superbike.
All’età di ventotto anni il giovane pilota
australiano manifesta apertamente la sua incredibile grinta e, dopo
essere passato ufficialmente alla Suzuki Australia, nel campionato
mondiale a Philiph Island riesce a conquistare il quinto posto in
classifica.
Il 1997 è un anno importante per Bayliss: il giovane
australiano viene notato dal team britannico GSE Ducati, che gli propone
subito di trasferirsi in Inghilterra per correre nelle competizioni
Superbike.
Il pilota accetta con entusiasmo questa nuova avventura e
durante il primo anno di permanenza nel Regno Unito prende confidenza
con la nuova pista e termina la stagione con l’ottavo posto in
classifica, riuscendosi a laureare campione britannico di superbike con
quattordici podi conquistati e sei vittorie.Nel 2000 la Ducati lo manda negli Usa: si apre per lui
una nuova e complessa esperienza nel mondo del motociclismo.
Dopo aver guadagnato la pole position durante la 200
miglia di Daytona, è però costretto al ritiro per problemi tecnici.
Ben presto a causa di una defezione del pilota Carl
Fogarty, Bayliss viene chiamato dal team Ducati corse a subentrargli.
La gara disputata in Giappone, a Sugo, mette però in
ombra il pilota australiano che, dopo due rovinose cadute sul circuito,
viene sostituito dall’italiano Luca Cadalora.
Troy, amareggiato da questa sostituzione, decide di fare
ritorno negli Usa. Richiamato però dal team Ducati, e dopo un iniziale
declino, si convince a far ritorno nel team Ducati ed a Monza disputa
un’eccellente competizione.
Durante questa gara il pilota australiano compie uno
spettacolare sorpasso e dopo una curva riesce a passare dal quinto al
primo posto. Questa sarà la stagione di gloria per il pilota che, ben
presto, diverrà uno dei campioni in assoluto nel mondo del tifo delle due ruote.
Il 2001 è l’anno ufficiale in cui si laurea campione del
mondo in sella alla sua Ducati 996R.
Nel 2002 Bayliss intraprende un’accesa competizione
agonistica con VTR Honda di Colin Edwards, che si aggiudicherà il
titolo mondiale.
L’anno successivo Troy viene chiamato a correre con la
nuova Ducati desmosedici ed a fine campionato si classifica sesto in
classifica.
I due anni successivi sono ricchi di avvenimenti: la
guida in sella ad un nuovo modello di Ducati desosedici GP4, il
successivo passaggio alla Honda, la frattura del polso in allenamento ed
infine, il ritorno ufficiale alla Superbike.
Grazie ad un rocambolesco susseguirsi di avvenimenti, tra
cui la lotta spettacolare in pista con Valentino Rossi in sella alla su
Yamaha M1 e con Nicky Hayden con la sua Honda RC211V, riesce a vincere
il titolo di campione del mondo con una gara esemplare.
Il 2008 è l’anno che lo vede laureato nuovamente campione
del mondo, ma è anche l’anno delle scelte difficili come quella di
svestire i panni di pilota per diventare spettatore.
Così nell’ultima gara
disputata presso l’autodromo Internacionale do Algarve in Portogallo,
Bayliss ha regalato un grande spettacolo al suo pubblico correndo con
una moto vestita di vari colori significativi per il pilota per
festeggiare a suo modo l’ultimo podio conquistato in pista: il
campionato Superbike 2008.
Stefania Salemme |