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Un silenzio assordante
di
Angela Aloe
Mi piacerebbe che i
giornali dessero le notizie: comunicassero con la gente, quella che non
appartiene alla politica, quella che ogni giorno torna a casa dal lavoro
e vorrebbe sapere la verità, sempre e su tutto, e non solo, vorrebbe
sapere tutto, proprio tutto. Ho il sentore invece, con mio grande
rammarico, che avvengano troppe e troppo grandi omissioni di notizie,
notizie incomplete e notizie osservate da una sola angolazione. Troppi
particolari di basso profilo in taluni, volti a nascondere il
significato sostanziale. Tutto questo, nel momento preciso in cui l’ho
rilevato, mi ha fatto molto arrabbiare, di una rabbia impotente e
soffocata, ma anche intristire: un senso di oppressione nel petto, come
se mi avessero colpito a tradimento. Il giornalista ha un potere enorme,
può incidere sulla formazione delle coscienze. La sua è un’arma che può
essere usata nel bene e nel male, ne sia egli stesso più o meno
consapevole. Chi gestisce quest’arma? Lui, il suo editore o il politico
di turno? Perché i giornali vengono finanziati dalla politica? Qual è il
senso? Perché devono essere finanziati? Sento dire per sopravvivere.
Lo standard della loro
sopravvivenza non dovrebbe essere definito dallo standard della loro
accettazione, o meglio, dal loro gradimento? Perché non devono dipendere
dal giudizio dei lettori? Sono certa che così dovrebbe essere in una
democrazia e non un “mantenimento in vita” forzoso per fini talvolta
oscuri o comunque, sempre, discutibili. Ho paura che esistano gapes di
democrazia forse apparentemente irrilevanti, ma grandi e profondi come
crateri, diffusi purtroppo in molti settori. Chi ci difende da tutto
questo. Chi sono le persone pensanti pro, contro e al posto di ciascuno
di noi? Osservo, sento, ascolto,cerco di tenermi informata, di capire,
ma, come la ricerca di un bandolo, è molto difficile...! Non è solo un
senso di sbigottimento, ma anche una strana sensazione di paura. Ho
paura, paura di scoprire ciò che ci viene nascosto: la verità, la verità
completa. Ho paura che qualcuno giochi sulla nostra vita, a prescindere.
Qualcuno, troppi.
Sono tanti gli argomenti
che vorrei affrontare, ma se non me ne manca il tempo, purtroppo me ne
manca lo spazio. Una cosa in particolare però che mi viene proprio
difficile da accettare è la facilità con cui la persona qualunque,
quindi il cittadino, quindi l’elettore, può essere privato della propria
libertà personale ignorando la presunzione di innocenza fino a prova
contraria: sembra che se il soggetto non sia soggetto di diritto se
prima non entra in parlamento, anche se solo nominato e non eletto (il
che, ai fini del riconoscimento dei diritti alla persona, non dovrebbe
avere nessuna rilevanza). Non so voi, ma io trovo davvero difficile
accettare che nel nostro parlamento debba essere messa ai voti una
richiesta di arresto da parte del magistrato. In pratica i deputati
devono giudicare preventivamente un loro collega.
Ma il compito del
Parlamento non è di farle le leggi e della Magistratura quello di farle
rispettare? Perché se sono io ad essere accusata di qualcosa prima vado
in carcere e poi aspetto di essere giudicata, magari aspetto per molti
anni, la mia vita viene degradata, probabilmente non reggo al disagio
psicologico e morale e mi suicido oppure divento vittima di qualcuno che
si trova lì dentro perché è deviato o è deviato perché si trova lì
dentro. Mi piacerebbe essere un giornalista e fare molti servizi su
questi argomenti, chiedere apporti, contributi importanti per
approfondire, sviscerare, trovare i nodi di queste questioni e
scioglierli dando risposte, spiegazioni e cercare soluzioni.
Sensibilizzazione ecco il termine, anche gridando le cose che non si
sentono, costringere tutti all’ascolto, perché se ci siamo tutti è
nostro dovere esserci davvero tutti. Ma anche se non posso fare niente
io, mi piacerebbe che questo vulnus diventasse un focolaio attorno al
quale lavorare, per rendere, assolutamente, tutti gli individui titolari
degli stessi diritti. Non so perché, ma mi viene in mente l’urlo di
Munch.
Angela Aloe |