L’uomo e il rischio ambientale
di
Toderas Doina Lavinia
La
base della nostra esistenza e l’ambiente che ci circonda, l’ambiente in
cui viviamo, l’ambiente con cui ci cibiamo, l’ambiente in cui
respiriamo, l’ambiente che detiene tutti i fattori e le caratteristiche
per poter esserci. Lo sviluppo del nostro essere e della nostra vita
social-economica dipende dalle risorse ambientali e le loro qualità.
L’aria, acqua, suolo sono delle risorse inesauribili, che bisogna
tutelare per fronteggiare il nostro futuro e quello delle generazioni
future. Salvaguardando gli ecosistemi riusciamo a salvaguardare la
biosfera e le condizioni ambientali che ci permettono lo sviluppo di una
vita sana e di avere uno spazio di benessere per rigenerare il nostro
corpo e la mente. Dio ci ha lasciato l’essenza della vita dentro
l’essenza di noi stessi, della percezione infinita della bellezza delle
nostre risorse vitali, risorse che potranno essere valorizzate essendo
apprezzate per la giusta ricchezza
attribuita.
La
condizione reale della bellezza delle risorse si è cambiata durante gli
anni subendo il “rischio” per circostanze più o meno prevedibili. Il
rischio ambientale è un fenomeno che si è presentato all’umanità in
anni recenti, da quando questa ha iniziato ad utilizzare le conoscenze
scientifiche tramite tecniche e tecnologie complesse. In particolare da
quando sono iniziati in modo massiccio la produzione, la trasformazione,
il trasporto e l’uso delle sostanze chimiche e radioattive, nonché
l’accumulo ed uso su una vasta scala di sostanze infiammabili.
Innumerevoli possono essere i fonti di rischio per l’uomo e per
l’ambiente. Da una parte gli eventi naturali (i terremoti, le frane, le
inondazioni, i vulcani, ecc),cioè, quegli accadimenti che non dipendono
direttamente dall’attività umana. Dall’altra parte ci sono gli eventi
connessi alle attività umane, siano esse industriali o civili.
Per
poter esprimere correttamente un giudizio di valore su una determinata
attività umana o su una determinata situazione naturale e necessario
conoscere l’intero spettro dei danni, nonché le relative frequenze e
probabilità di accadimento.
La
civiltà della globalizzazione della cultura e dei mercati è anche la
civiltà del rischio globale. I cambiamenti climatici, il buco
nell’ozono, l’inquinamento elettromagnetico e quello radioattivo
interessano tutta l’umanità. La scienza e la tecnologia con una serie
ormai innumerevole di incidenti ed a seguito di eventi quali Chernobyl,
Hiroshima, l’esplosione di Challenger e l’abbattimento della Torri
Gemelle hanno dimostrato i propri limiti e hanno perso l’innocenza verso
l’uomo e verso la natura.
Una
delle maggiori cause del surriscaldamento globale è l’inquinamento.
Ormai, da tempo si è evidenziato il ruolo dell’inquinamento
nell’aumentare la frequenza dei danni sia alla salute dell’uomo e degli
effetti nocivi a lungo termine. Lo spettro di patologie la cui la
frequenza risulta aumentata in relazione al grado dell’inquinamento va
dalle malattie cardiocircolatorie alle affezioni respiratorie, ai
tumori.
Vi
sono vari tipi di inquinamento: quello idrico, quello atmosferico e
quello del suolo. Questi tre tipi d’inquinamento dipendono dalla stessa
fonte, molte industrie infatti li provocano tutti.
Facciamo una breve analisi di ogni singolo tipo d’inquinamento:
Inquinamento atmosferico-
i principali problemi dell’inquinamento dell’aria sono l’effetto sera e
il buco dell’ozono. La composizione dell’aria viene alterata dagli
scarichi industriali, dagli impianti termici per riscaldamento e dai gas
degli autoveicoli. Vediamo, quali sono le sostanze che inquinano?
Le
sostanze che inquinano possono essere divise in due gruppi: inquinanti
primari e inquinanti secondari che si formano nell’atmosfera a partire
dagli inquinanti primari, è cioè le radiazioni chimiche. Un esempio di
inquinante secondario è l’acido solforico. In alcune aree la principale
fonte d’inquinamento è lo smog, proveniente dai prodotti della
combustione del carbone e di idrocarburi, contenente anche l’anidride
solforosa. Nell’aria delle aree urbane e frequente la presenza di
monossido di carbonio, gli ossidi di azoto, gli idrocarburi
incombustibili.
L’ossido di carboni e molto tossico perché una volta che entra in
circolazione si combina con l’emoglobina del sangue e va a formare
carbossiemoglobina impedendo al pigmento respiratorio di trasportare
l’ossigeno necessario alle cellule.
Altre
sostanze pericolose che incontriamo sono il piombo come antidetonante
nelle benzine, il cloro, il fluoro ed altri gas velenosi scaricati
nell’aria da certi impianti industriali. A queste vanno aggiunte le
particelle di amianto derivate dall’usura dei freni e delle frizioni
delle auto e le particelle di gomma che si attaccano dai pneumatici per
l’attrito sul fondo stradale.
Un
altro elemento pericoloso è il mercurio, che nel terreno si combina con
materiali di origine organica formando metilmercurio, un composto
tossico che viene assorbito nella catena alimentare essendo dannoso per
l’uomo e per i carnivori.
Cromo, è un metallo assai pericoloso che viene rilasciato nella biosfera
per la produzione di acciaio inossidabile e la cromatura di certi
oggetti metallici. Nel industria il cloro non ionizzato che si libera a
volte è un gas caustico che provoca ustioni dalla pelle e delle mucose.
Inoltre sono tossici o cancerogeni numerosi composti organici del cloro
realizzati dalla chimica moderna. Bisogna pero rendere atto anche il
fatto che il cloro non è sempre ambientalmente dannoso perché aggiunto
all’acqua ha un’azione battericida impiegandosi nella potabilizzazione
delle acque e nel uso della piscine. Un’altra tra le maggiori cause del
inquinamento sono gli spray inquinanti che utilizzano
CFC(clorofluorocarburi), come propellenti gassosi. Essi agiscono sullo
strato di ozono dove provocano una reazione a catena distruttiva.
Inquinamento idrico-
L’inquinamento delle acque può essere di origine industriale, agricola e
domestica. Si continua a scaricare nei fiumi e nei mari grandi quantità
di sostanze nocive come: petrolio, nafta, solventi chimici, metalli
pesanti, emulsionanti, detergenti e detersivi, gas chimici, insetticidi,
liquidi di fogna, rifiuti radioattivi, etc. che si accumulano e
ostacolano il normale sviluppo della vita. L’inquinamento di origine
industriale è causato dall’ immissione di acque provenienti dai
processi produttivi contenenti sostanze tossiche.
Hanno
origine industriale anche l’inquinamento radioattivo, termico e quello
delle idrocarburi. L’inquinamento di origine agricola è dato dall’uso
sconsiderato di fertilizzanti chimici, pesticidi, diserbanti, gli
anticrittogamici e gli insetticidi che sono molto tossici e
difficilmente degradabili. Infine, l’inquinamento domestico è quello
dovuto allo scarico dei liquami di fogne che raccolgono i residui
organici detersivi e altri rifiuti. Forse non possiamo fare molto per
l’inquinamento delle industrie, ma per l’inquinamento domestico possiamo
prestare più attenzione basterebbe per ridurre le quantità di sostanze
velenose di cui riempiamo il mare.
L’inquinamento del suolo-
è dovuto per la maggior parte alle sostanze tossiche usate nei campi. Il
pesticida più conosciuto è il DDT; i pesticidi distruggono sia le specie
utili che quelle indifferenti, impoverendo gli ecosistemi. Riducono la
possibilità di produrre calcio, vengono deposte uova molto fragili,
nascono pochi rapaci, sconvolgendo la catena alimentare. Tra i
diserbanti la più pericolosa è la diossina. Ne basta una minima
percentuale per contaminare ogni cosa.
Sé
tutto quello che è naturale riusciamo a farlo diventare innaturale
attraverso le azioni antropiche, la natura umana non evolve, perché la
sensibilizzazione non ha toccato i nostri cuori, e continueremo a
autodistruggerci, per in nostro egoismo incompreso…che triste realtà!
Realtà, in cui viviamo ogni giorno e con questa occasione volevo darvi
esempio della mia piccola realtà. Davanti alla mia abitazione ho
acquistato individualmente ed ho predisposto con dei secchi per la
raccolta differenziata.
Premetto che sotto casa mia esiste una pizzeria che è aperta tutti i
pomeriggi e vedendo l’inciviltà delle persone nel “buttare” la carta, i
piatti di plastica, le lattine di coca-cola, per strada ho provveduto
da sola nel acquisto di questi secchi, sperando poterli sensibilizzare
nel mantenere la zona pulita, rispettando l’ambiente. Il mio intento ha
dimostrato lo specchio della civiltà delle persone di questa zona e
lascio a voi capire l’essenza nel guardare la foto che sto allegando. A
questo punto non so quale sia obiettivo nel cambiare la mentalità e il
modo delle persone? La sensibilizzazione ha l’effetto sul essere umano
anche se non esiste la disciplina? Oppure dobbiamo stare a guardare
l’ignoranza nel vivere, senza avere la speranza che possiamo
oltrepassare a un livello più elevato di consapevolezza??
Toderas Doina Lavinia |