CELLULARE ISTRUZIONI PER L’USO
di Pietro Origlia
Anni addietro assistevo ad una
conferenza riguardante le aree interessate dal dissesto
idrogeologico delle mia Regione (Calabria), con
partecipazione delle autorità più competenti come l’Assessore
Regionale al Turismo, L’Assessore Regionale all’Ambiente, il
Presidente dell’Ente Parco, vari Assessori Provinciali con
specifiche competenze urbanistiche.
A parte l’interesse e lo sgomento che ho
provato per la preoccupante situazione in cui versa tutta la Regione
con una percentuale elevata per il dissesto idrogeologico confortato
da grafici e foto, altro mi è stato di enorme fastidio. Infatti,
durante l’interessante conferenza, sono stato vittima da chi mi
circondava, di ascoltare in ogni momento le suonerie dei cellulari e
le risposte che a voce bassa venivano rilasciate.
Dopo qualche minuto di tregua, subito
dopo ascoltavo la vibrazione del cellulare di un altro partecipante
e relativa risposta. Inizialmente ho sopportato, successivamente ho
dato segni di insofferenza sempre più crescente, dato che sono
arrivato alla conclusione di cambiare posto per ascoltare con la
dovuta attenzione la conferenza, per la quale avevo
precauzionalmente spento il cellulare.
All’uscita ho pensato che questo
diabolico strumento ha stravolto la nostra vita e quella dei nostri
figli.
La società capitalistica, la quale ormai
detta l’accaparrarsi del telefono più esclusivo per un periodo di
neanche sei mesi, dato che verrà rimpiazzato da un altro
tecnologicamente più avanzato, fa capire come l’uomo stia perdendo
di vista l’immissione di tecnologia inutile pur di trarre un
profitto continuo e sempre più esaltante.
Mi sono informato sulle conseguenze
negative che provoca il cellulare se non usato con la dovuta
attenzione. Il primo problema sono le radiazioni elettromagnetiche
che provoca su tutto il nostro organismo e dalle quali siamo
costantemente bombardati. Un manager straniero 10 anni fa lavorando
con il cellulare per una media di quasi 10/12 ore al giorno si è
ammalato di tumore all’orecchio e dopo quattro mesi di agonia è
morto.
Noto con sempre maggiore preoccupazione
persone ma specialmente adolescenti ma anche bambini, che ormai
usano il cellulare per ogni minima esigenza e talvolta, addirittura,
sono proprietari di più cellulari. Il danno di codeste radiazioni è
ancora più frequente nella collocazione del cellulare.
Mai posizionarlo nel taschino di una
giacca, o nella tasca dei pantaloni vicino le gonadi che assorbono
in maniera più costante le radiazioni.
Altro dato sconcertante che ho rinvenuto
è che per costruire un cellulare si producono 75Kg di scarto, fate
un po’ Voi il conto di quanto materiale inquinante viene immesso
nell’ambiente.
I nostri Governanti, quelli di tutto il
Pianeta ci fanno vivere con uno dei tanti mezzi che ci porterà alla
morte, inquinando il nostro corpo e la nostra madre Terra,
nascondendo le nefaste conseguenze, cavalcando quel profitto, creato
dalla società assolutamente consumista, che annienterà la società
civile.
Da parte mia così mi son comportato.
Possiedo ancora il mio cellulare vecchio
di tre anni, con solo funzioni di comunicare, ricevere ed inviare
messaggi, benchè la mia rete mobile mi perseguita col propormi un
cellulare assolutamente gratuito e di nuova generazioni per i punti
che possiedo.
Boicottare le proposte e l’acquisto di
strumenti nocivi, se lo facesse la maggior parte di noi forse,
indirizzerebbero la ricerca verso obiettivi più utili per la
salvaguardia della natura e del nostro benessere.
Avv. Pietro Origlia