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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE DI UN INSEDIAMENTO PRODUTTIVO CLASSIFICATO “AD ALTO RISCHIO AMBIENTALE” ED ANALISI DELLE IPOTESI DI INTERVENTO

 di Katja Morrone

INDICE

PREMESSA:

1- INSEDIAMENTO PRODUTTIVO

2- MATRICI AMBIENTALI COINVOLTE E PRINCIPALI EMERGENZE

3- STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

4- ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA

5- EVENTI INCIDENTALI ED IPOTESI DI INTERVENTO

6- CONCLUSIONI

 

PREMESSA

Scopo del presente lavoro è quello di valutare le diverse ed eventuali problematiche ambientali relative ad un insediamento produttivo, nella fattispecie destinato alla produzione di biocarburante. L’assunto comporta un’analisi di diversi aspetti legati al “rischio ambientale” che l’insediamento potrebbe produrre sulle diverse matrici ambientali coinvolte: acqua, aria e suolo.

Lo studio si è focalizzato, prioritariamente sulla caratterizzazione di uno Stabilimento, definito “a rischio di incidente rilevante”, nonché la qualità dei diversi comparti ambientali.

Le attività a “rischio di incidente rilevante” sono individuate dalla normativa vigente, attraverso un meccanismo che tiene conto della pericolosità intrinseca delle materie prime utilizzate e dei prodotti finiti, manipolati o depositati nello stabilimento, ivi compresi quelli che possono generarsi in caso d'incidente.

Gli obiettivi sono quelli di descrivere le matrici ambientali, i principali aspetti ambientali in condizioni di emergenza, le probabili fonti d’inquinamento e le ipotesi di intervento.

Dal presente lavoro è emerso che in base al Sistema di Gestione Ambientale adottato dalla Ditta sono state individuate delle azioni di miglioramento delle prestazioni ambientali. Gli effetti previsti sono: riduzione dei rischi di contaminazione del suolo e sottosuolo causata da piccoli sversamenti durante le operazioni di scarico del gasolio, riduzione dei rischi di esplosione causata da fughe di gas, riduzione del consumo idrico in relazione alla produzione dello Stabilimento, ottimizzazione dei controlli dell’impianto di produzione biodiesel al fine di diminuire i rischi per la salute degli operatori e dell’ambiente.

 

1-INSEDIAMENTO PRODUTTIVO:

La Società ha per oggetto la produzione di Biodiesel., combustibile liquido ecologico che sostituisce perfettamente il gasolio minerale in tutti i suoi impieghi.

La materia prima utilizzata nella produzione del biodiesel è l’olio vegetale, di solito olio derivato dalla spremitura di semi di colza o di soia

Le attività svolte all’interno dello Stabilimento sono prevalentemente la produzione di Biodiesel, stoccaggio di gasolio e miscele biodiesel-gasolio, la commercializzazione di sottoprodotti derivanti dal processo produttivo quali oli acidi di raffinazione e glicerina.

 

1a- Descrizione del ciclo produttivo:

Il Biodiesel è prodotto attraverso una reazione detta di transesterificazione che determina la sostituzione dei componenti alcolici d’origine (glicerina) con alcool metilico.

Schema riassuntivo del ciclo produttivo:

 

 

Le principali caratteristiche del biodiesel e dei sottoprodotti vengono riportate nella seguente tabella.

PRODOTTO

Numero CAS

Frasi di rischio

Biodiesel

(Esteri metilici degli acidi grassi)

112-62-9

(metiloleato)

R 36/38 (irritante per gli occhi e la pelle)

R 39/23/24/25 (pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione)

Glicerina grezza

56-81-5

-

Oleine (Oli acidi di raffinazione)

68 424-39-5

-

TABELLA 1

 

2-MATRICI AMBIENTALI COINVOLTE E PRINCIPALI EMERGENZE:

Dalla tabella 2 è possibile determinare le tipologie abitative, le principali infrastrutture di comunicazione e di servizio presenti nel raggio di ricaduta delle principali emissioni inquinanti eventualmente prodotte dallo Stabilimento oggetto di studio.

 

TABELLA 2

Tipologia

Breve descrizione

(le distanze sono misurate in linea d’aria)

Attività produttive

 

Case di civile abitazione

Area abitata Loc. X a nord ml 250

Area abitata Fraz. Y a ovest ml. 3.700

Area abitata Fraz. Z a sud ml 3.500

Scuole, ospedali, etc.

Ospedale civile a ml 5.500     

Scuole:a ml. 3.100 Scuola El. Materna

- a ml 4.100 Liceo Scientifico e Istituto Tec. e Ind.

- a ml. 4.250 Scuola El. Materna

- a ml.  5.000 Scuola media Statale

Chiese: a ml. 250 Madonna della Penna

- a ml.  3.200    Madonna dell’Incoronata

     - a ml.  4.400    S. Paolo Apostolo

Uffici postali:

 - a sud   ml.3.100

- a sud   ml.4.900 Sede centrale

Impianti sportivi e/o ricreativi

Parco acquatico -a sud ml. 2.400

Camping  -a sud ml. 1.450

Infrastrutture di grande comunicazione

Porto

Stazione FF.SS. - a ovest ml. 1.500

Strada Provinciale

Autostrada    a ovest ml. 5.400

Corsi d’acqua, mare.

TORRENTE

MARE ADRIATICO

Riserve naturali, parchi, zone agricole

·        RISERVA NATURALE GUIDATA

(L.R. N. 9 DEL 20-2-1998)

·        SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA SIC:

·        ZONA A DI PRP

·        ZONA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO

Pubblica fognatura

Fognatura

Metanodotti, gasdotti, acquedotti, oleodotti

Metanodotto

Oleodotto privato

Acquedotto

Elettrodotti di potenza maggiore o uguale a 15 kW

Elettrodotto alta tensione

Altro

Cantina Sociale a ovest ml. 4.000

L’estensione dell’area dichiarata ad alto rischio deriva direttamente dalle problematiche ambientali esistenti e riconducibili all’interferenza presente tra le attività industriali, portuali, gli insediamenti civili e di servizi, la qualità dei comparti ambientali (acqua – aria –suolo).

Per il complesso delle questioni sopra esposte si ha un sistema complesso di azioni che riguardano interventi:

·        sulla matrice acqua

·        sulla matrice aria

·        sulla matrice suolo

 

3-STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

L’attività produttiva della Ditta oggetto di studio è ad alto rischio di incidente rilevante, secondo quanto disposto dal D.Lgs 334/99, e rientra negli obblighi di cui all’art. 6 del Dlgs.334/99, così come aggiornato dal Dlgs. 238/05.

Secondo tale direttiva per Incidente rilevante si intende “… un avvenimento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di rilievo connessi ad uno sviluppo incontrollato di una attività industriale che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per l’uomo, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e per l’ambiente che comporti l’uso di una o più sostanze pericolose”.

Le criticità ambientali e di sicurezza della popolazione sono legate a:

·        rilascio e fuga di sostanze ad elevata tossicità (nell’immediato e nel lungo termine)

·        esplosione di sostanze infiammabili con coinvolgimento di altri impianti e/o di infrastrutture civili ed abitazioni

·        perdite di prodotti tossici o infiammabili durante le operazioni di movimentazione e di stoccaggio

·        mancanza di adeguate vie di fuga o sovraccarico della viabilità ordinaria in caso di emergenza.

La Società ha adottato una propria politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, definendo un programma per l’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale. Inoltre, è stato redatto un “Rapporto di Sicurezza” mirato ad individuare i pericoli di incidente rilevante ed adottare le misure necessarie per prevenirli e limitarne le conseguenze.

 

4-ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA

 Analizzando i principali meccanismi attraverso i quali le sostanze tossiche, o comunque pericolose, sono emesse dall’Impianto, si può affermare che esse possono diffondersi nell'ambiente circostante con l’immissione diretta nell’acqua o rilasciate sul terreno e, quindi, costituire motivo di pericolo per la popolazione e per l'ambiente.

L’impatto sull’ecosistema può avvenire tramite scarichi accidentali sul torrente presente nelle immediate vicinanze, in mare durante le operazioni di scarico delle navi, mediante emissioni in atmosfera e dispersioni nel suolo e sottosuolo.

 

5-EVENTI INCIDENTALI ED IPOTESI DI INTERVENTO

Gli incidenti ritenuti probabili, che possono generare impatti sull’ambiente e sulla sicurezza, costituendo un pericolo potenziale per la popolazione presente nelle zone prossime lo Stabilimento sono:

Ø      Emissioni in atmosfera superiori ai limiti autorizzati

Ø      Contaminazione del terreno

Ø      Contaminazione delle acque

Ø      Incendio impianto

 

Le ipotesi incidentali comportanti effetti di particolare gravità riguardano, in particolare, lo sviluppo di incendi nell’ambito del deposito gasolio.

L’incendio di un serbatoio, pur risultando estremamente improbabile trattandosi di serbatoi che contengono esclusivamente gasolio, che è noto, ha una limitatissima infiammabilità (solo a 60°), comporterebbe una combustione lenta, costante e resistente del carburante, con la formazione di una nube di fumo molesta per la popolazione situata in prossimità dell’impianto.

Tutti i locali dello Stabilimento devono essere dotati di sistemi di rilevazione incendi e devono essere fornite ai lavoratori corrette disposizioni generali di sicurezza.

Inoltre, su tutte le macchine in cui, a causa delle sostanze utilizzate, si potrebbe sviluppare un incendio dovuto a malfunzionamenti, sono istallati dispositivi automatici antincendio.

 

Gli effetti dell’inquinamento delle acque sono relativi alle componenti che li determinano; particolarmente pericolosi sono gli agenti emulsionanti, che oltre ad essere inquinanti come tali hanno la proprietà di rendere difficilmente separabili le sostanze emulsionate, soprattutto gli oli e gli idrocarburi. Gli idrocarburi, come il biodiesel prodotto nello Stabilimento, sono sostanze ad elevata persistenza e bassa biodegradabilità, essi formano sottili pellicole sulla superficie dell’acqua, talvolta addirittura mononucleari, che vengono ossidate dalla luce e biodegradate.

In mare, è evidente che gli organismi planctonici sono fra i più esposti all’azione degli idrocarburi, perché il sottile velo oleoso può ostacolare il passaggio delle radiazioni solari e, di conseguenza, interferire sul ciclo vitale di microrganismi vegetali e animali. Inoltre, se la sostanza inquinante è presente in concentrazioni elevate, può causare la morte di pesci e di altre specie animali.

Per eventuali prodotti recapitati in mare accidentalmente è possibile confinare tali sostanze mediante barriere galleggianti e recuperarle a mezzo di “skimmers” flottanti, con i quali i prodotti vengono raccolti, aspirati e segregati in apposite cisterne; inoltre, è necessario effettuare ripetuti monitoraggi della zona di mare interessata per accertarsi che non vi siano più tracce del prodotto sversato.

 

Eventuali spargimenti accidentali di oli e prodotti chimici sul suolo potrebbero provocare alterazioni delle caratteristiche proprie del terreno.

I principali effetti dell’inquinamento del suolo sono:

  1. contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e persistenti che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni di bioaccumulo,

  2. trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde acquifere con evidenti rischi per la salute umana,

  3. alterazione dell’ecosistema suolo con:

    • Perdita di biodiversità;

    • Riduzione della fertilità;

    • Riduzione del potere autodepurante.

In caso di eventuali spargimenti accidentali sul terreno, specifiche procedure evitano sversamenti nelle fognature, quali l’utilizzo di serbatoi dotati di bacino di contenimento che, attraverso un sistema di collettamento dei liquidi in vasche mediante pozzetti di ispezione lungo le condotte, prevengono all’origine sversamenti nell’ambiente.

 

Nel caso di malfunzionamenti del sistema di combustione si va incontro ad un incremento delle emissioni in atmosfera, in particolare di ossidi di azoto e zolfo, monossido di carbonio e composti organici volatili quali il metanolo, creando alterazioni della composizione dell'atmosfera a livello locale.

In queste situazioni è necessario eseguire apposite manovre, previste dalle procedure, per rientrare nei limiti.

Un esempio è l’utilizzo di apparecchiature, legati dalla presenza di metanolo, i quali sono dotati di un condensatore raffreddato ad acqua di torre in grado di abbattere parzialmente eventuali emissioni puntuali.

Qualora non si ottenessero i risultati attesi si attiverebbero successive verifiche seguendo specifiche Linee Guida di settore.

Le Linee guida individuano per i gas di combustione i seguenti trattamenti:

·        NOx: post trattamento con iniezioni di urea o ammoniaca

·        SOX: post trattamento con assorbimento.

 

Nel caso in cui, uno di questi eventi anomali evolvesse in un’emergenza è necessario attivare piani operativi: quale l’utilizzo di idonei automezzi e squadre di emergenza, sistemi di comunicazione specifici, sino al caso estremo dell’allerta delle Autorità competenti, Comando Provinciale VVF, Questura, Prefettura e Comune.

 

6-CONCLUSIONI

Quanto dianzi descritto e verificato permette di concludere che effettivamente lo Stabilimento oggetto di studio è situato in un’area di importanza strategica multifattoriale; inoltre, l’attività industriale si inserisce in un contesto ambientale assai complesso, dove la ricchezza della biodiversità è frutto di processi secolari, di interazione tra risorse naturali, processi economico- produttivi ed evoluzioni sociali e culturali del territorio.

Il tema della conservazione della biodiversità entra, di conseguenza, nel più vasto concetto dello sviluppo locale, con cui necessariamente deve integrarsi.

La perdita di biodiversità è strettamente connessa con il verificarsi di fenomeni di inquinamento, i cui rischi sulla salute umana e sull’ambiente sono ormai conosciuti.

Il rischio associato ad un “rischio potenziale” è espresso in relazione al livello dell’effetto negativo e alla probabilità che quest’ultimo si realizzi. Il rischio è perciò una combinazione dell’entità e della probabilità delle conseguenze finali determinate da un “rischio potenziale”.

L’analisi di rischio implica la comprensione della natura delle situazioni determinate dal “rischio potenziale” e delle modalità con le quali sono provocati gli effetti negativi.

Affinché il rischio si realizzi, tre componenti essenziali devono essere presenti:

fonte del rischio potenziale  >  percorso di migrazione  >  recettore

Ciò premesso, condizione essenziale, quale contributo alla diminuzione del rischio che tale Azienda comporta, è la conoscenza da parte delle popolazioni di industrie definite “a rischio di incidente rilevante”.

Un corretto atteggiamento da parte di tutti i soggetti, addetti dell’Azienda, Enti, mezzi di Soccorso Pubblici, popolazione, consente di gestire al meglio le emergenze, impedendo il verificarsi di comportamenti istintivi e sostanzialmente errati che possono andare ad aggravare la già difficile situazione di rischio che si viene a creare in caso di incidente.

In tal senso, la valutazione del rischio e gli accorgimenti posti in essere inducono a ritenere che, sussiste almeno per quanto presente nella documentazione visionata, una attenzione costante.

È evidente, però, che solo una puntuale validazione attuata dall’Organo di controllo (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente- ARPA) permetterà di verificare correttamente quanto programmato o in atto.

Quanto sopra assume particolare importanza se si richiama la contestuale presenza nel sito industriale di altri insediamenti che potrebbero, in caso di incidente rilevante, fungere da innesco ovvero effetto somma.

 

Katja Morrone

 


 

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